lunedì 9 gennaio 2017

UN NUOVO INIZIO

Entriamo in un nuovo anno, in un nuovo tempo che ci è dato vivere. L'inverno invita al raccoglimento e alla riflessione, è un tempo per ritrovarsi e riorientare le proprie energie in vista della rinascita primaverile. 
Le antiche culture legate ai ritmi della terra si erano dotate di pratiche e rituali che aiutavano il corpo e l'anima a sfruttare le proprietà delle fasi stagionali, per armonizzarsi con le diverse energie più attive nei diversi periodi dell'anno.  
Se per le culture orientali l'inverno è collegato all'elemento acqua, all'organo rene e al contatto con le energie vitali originarie, credo possibile mettere in relazione questi aspetti con le pratiche andine di contatto con le profondità nascoste o inespresse e ancora in germe, che si possono trovare nel 'mondo sotterraneo' dell'ujupacha andino, e soprattutto nel contatto con l'elemento Terra, la Pachamama che fornisce l'energia vitale di base, che proprio ' è ' la matrice della vita nel pianeta.
Tra gli esercizi energetici che i maestri andini Americo e Gayle Yabar hanno insegnato nei loro corsi, è consigliabile a mio parere praticare quindi le diverse forme di contatto con Pachamama, per rilasciare l'energia 'pesante' - la 'hucha' - accumulata finora, e riattivare il flusso energetico vitale in un migliore scambio con l'ambiente naturale che ci nutre e ci contiene. 
Nell'inverno l'energia si ritira all'interno, come succede alle piante, o agli animali che vanno in letargo. La nostra energia si raccoglie nell'osso, nell'interiorità: ritroviamo allora il nostro 'nido' dove ricaricarci e dove poter cogliere in profondità il senso della nostra esistenza, nelle radici fisiche e spirituali.In questo modo si giunge a sentire l'essenza della vita, l'energia 'salka' che per gli andini è la forza indomita e originaria che permea tutto ciò che vive. 
E' buona cosa quindi dedicare tempo a pratiche di rilassamento, attuando un collegamento con la Madre Terra, per regalarle l'energia in eccesso, bloccata e 'densa', permettendoci di ricevere da lei nuova forza. 
Seguendo l'insegnamento andino, non è necessario molto tempo o fatica: ciò che dà efficacia alle pratiche è l'attivazione dell'intento, la sincera e viva disposizione che fa da 'motore' al cambiamento dell'energia in noi.



Nei dintorni di Cusco, la millenaria grotta di Amarumachay, la grotta del serpente, rappresenta l'utero della Pachamama, dove la vita si rinnova, a contatto con la Terra e con il raggio caldo del sole Inti che filtra dall'apertura nella volta. Dopo le pratiche nella grotta, l'uscita rappresenta l'inizio di un nuovo modo di sentire e vivere nel mondo.