sabato 28 marzo 2020

Cura di sè e cura del prossimo, in contatto con Pachamama


Il periodo difficile che stiamo vivendo in questi mesi richiede pazienza, capacità di rispondere con flessibilità e ‘resilienza’ ai sentimenti di paura e preoccupazione che ci possono prendere e spesso sono amplificati da modalità di informazione che alla fine ci invadono e non sono sempre utili a rassicurarci. 


Il senso di impotenza o smarrimento che ne deriva può essere contrastato da una cura personale che rafforzi le energie positive in noi e attorno a noi, tra le persone vicine e anche raggiungendo quelli con cui siamo in qualche modo in contatto. Una cura che è fatta di attenzione alle norme di sicurezza generali, certamente, ma che riguarda proprio il nostro modo di ‘stare’ dentro a questo disagio. Mantenendo equilibrio, una ‘centratura’ che conservi le nostre energie, non le disperda nell’onda emotiva collettiva. 


Ci sono certamente molte modalità e metodi, e quello che qui propongo si ispira alla sapienza antica dei popoli andini sull’uso dell’energia vitale. 


Per affrontare i nostri giorni con saldezza è importante rafforzare il contatto con la madre Terra, accogliere le energie curative e protettive del Cielo, con l’intento di lasciarle scorrere in noi per non accumulare energie pesanti (date da tensioni fisiche, emotive, pensieri e preoccupazioni). 


Don Americo e Gayle Yabar insegnano un semplice movimento energetico, in contatto con la Natura, nel quale si attiva l’energia libera S'alka, aprendo un contatto vivo e reale, non solo ideale ma quanto più concretamente sentito, con la Pachamama: 


Le mani verso la terra, anche toccando il suolo in caso, raccolgono la sua energia. 


Poi con una respirazione più intensa si sollevano al cielo per portare l’energia della Pachamama al Cosmo infinito e ricevere da fonti di luce energie nuove e risanatrici. E’ permettersi di ricevere amore, allegria, bene, fiducia, comprensione…ciò che più aiuti nel momento presente… 


Quindi le mani raccolgono tale energia, come una benedizione, e la portano a sé, al cuore, per nutrire noi stessi, sentirci riempire di nuova forza; e così poi, aprendo le mani e le braccia di nuovo verso la terra, poterla distribuire e diffondere attorno a noi, ai nostri cari, amici, conoscenti, all’ambiente, di nuovo alla Terra tutta. E farsi collaboratori attivi dell’energia curativa. 


E’ ciò che Americo e Gayle chiamano “ il cambio dell’energia personale in energia cosmica” e, ovviamente, impararlo direttamente da loro ha forza e significato enormemente superiori, un’esperienza incomparabile rispetto a questa mia umile condivisione.