giovedì 16 luglio 2020

Altitudini



“Il vento gli arruffava i capelli e sgomberava i  pensieri.

Una cima raggiunta è il bordo di confine tra il finito e l’immenso.
  sperimentava la vertigine, che in lui non era il risucchio del vuoto verso il basso , ma affacciarsi sul vuoto all’insù. 

Lì sulla cima percepiva la divinità che si accostava. Lassù si avvolgeva il vento. Una sommità senza urto di masse d’aria addosso è spaventosa. 

Perché l’immenso sta trattenendo il fiato.
Era felice al vento, lo accoglieva in ascolto. 
Era di quelli che afferrano una frase dove gli altri intendono solo chiasso.
(Erri De Luca)